Il 2024 sia l'anno del rinnovo dei contratti nazionali.

L’anno appena iniziato non ha diradato le nubi dell’incertezza per la maggioranza delle persone che studiano, lavorano, cercano occupazione, rincorrono un futuro che stentano a identificare. Una condizione che include anche il mondo delle imprese a partire da quelle più piccole, che nel nostro Paese rappresentano la maggioranza assoluta. Le tutele sociali e i diritti civili e del lavoro che hanno contrassegnato il progresso compiuto dal nostro Paese sino a farlo annoverare tra quelli democraticamente più sviluppati in ambito europeo, stanno lasciando spazio al disorientamento, all’incertezza per il futuro, favorendo l’insorgenza di preoccupanti fenomeni di disinteresse alla partecipazione della vita democratica della nostra Repubblica: l’astensione dal diritto di voto; la reticenza a rivendicare le proprie ragioni e i propri diritti con azioni sociali e solidali svolte nel rispetto delle leggi e delle prassi democratiche che caratterizzano il nostro sistema politico e sociale.... 

IN QUESTO NUMERO

• Editoriale: Il 2024 sia l'anno del rinnovo dei contratti nazionali di Vittorio Pezzotti.
• Primo piano: Commercio Roma e Lazio, l’analisi della Uiltucs. Intervista a Marcello Gregorio segretario Uiltucs Roma e Lazio.
• Formazione: Qualificazione dei lavoratori e competività delle imprese.
• Welfare: Oltre 1,2 milioni di euro per aziende e dipendenti.

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